Come cambia il lavoro? Sacconi e Pessi ospiti de “La Cosa Blu”

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Giovedì 16 Aprile nella residenza romana del collegio Don Nicola Mazza, residenza universitaria convenzionata con l’università LUISS, si è svolta la conferenza “Come cambia il lavoro” sul Jobs Act organizzata dal magazine online “La Cosa Blu”.

“La Cosa Blu” è un magazine online di centrodestra fondato dall’onorevole Giorgio Stracquadanio, ex parlamentare pidiellino poi passato a Scelta Civica deceduto l’anno scorso, all’età di 54 anni, a causa di un tumore. Nasce, così è scritto sul suo sito, come “think tank del centrodestra italiano” ed è gestito da studenti universitari.

L’evento verteva sulla nuova riforma del lavoro del governo Renzi che intende rivoluzionare il modo di pensare il mercato e il diritto del lavoro. Introdotto dal caporedattore de “La Cosa Blu” e studente al secondo anno di Scienze Politiche alla LUISS Mirko Giordani e moderato da Luca Bellardini, studente al terzo anno di Economia e Management e redattore dello stesso giornale di cui sopra, la conferenza ha visto, come ospiti, il professor Roberto Pessi, ordinario di diritto del lavoro alla LUISS, e l’ex ministro Maurizio Sacconi, attuale presidente della commissione lavoro al Senato. L’evento è anche stato seguito in diretta da Radio Radicale

La conferenza, alla quale hanno partecipato un buon numero di studenti LUISS, è stata caratterizzata da toni leggeri e riferimenti storici, talvolta anche filosofici, ben costruiti per far capire alla platea qual è la sintesi storica che ha portato a questa riforma. Ovviamente non potevano mancare le citazioni in ricordo di Marco Biagi (ad esempio Sacconi ricordava questa: “Non esiste incentivo finanziario che sia paragonabile ad un incentivo regolatorio”) e alcuni aneddoti, come ad esempio uno che ha raccontato il professor Pessi spiegando che, quando cominciò a studiare all’università (1966), le sue uniche certezze erano che il matrimonio era indissolubile e che i contratti di lavoro dissolubili e che invece, quando cominciò ad insegnare (1974), i matrimoni erano dissolubili e i contratti di lavoro indissolubili.

Entrando nel merito della riforma, i due ospiti hanno dimostrato di apprezzarla, sebbene si possa migliorare, a detta dell’ex ministro, che ha comunque dichiarato che è un buon passo avanti nella concezione di un diritto del lavoro che punti alla trasformazione delle relazioni industriali in senso cooperativo. Il professor Pessi ha inoltre sottolineato, alla domanda di Mirko Giordani sulla possibilità che un partito di centrodestra possa o meno essere soddisfatto del Jobs Act, che, considerati i precedenti storici di legislazione rigida, non può che esserne, almeno in parte, soddisfatto.

In conclusione, è bene fare i complimenti non solo agli ospiti che sono intervenuti, ma anche ai nostri colleghi Mirko, Luca e a tutta la redazione de “La Cosa Blu” che si sono messi in gioco con questa sfida portandola egregiamente a compimento. Bravi e in bocca al lupo!