Se mi avessero chiesto qualche anno fa, durante la mia triennale, che cosa esattamente fosse un “Double-Degree” e se la mia Università ne avesse qualcuno in programma, avrei risposto molto sinceramente che non lo sapevo con esattezza. Guarda caso, sono venuta a sapere in dettaglio di questi programmi solo quando, due anni fa, la LUISS strinse un accordo proprio con il Kings College di Londra per un programma di doppia laurea, e fu quello ad attirare maggiormente la mia attenzione. Ma cosa è esattamente un Double Degree? In generale, si potrebbe inizialmente riassumere come “un Erasmus di maggiori proporzioni”, anche se non è esattamente la stessa cosa. Lo studente partecipante al programma trascorre il primo anno della Magistrale (o il secondo, nel caso di altri double degrees) interamente presso l’Università-partner all’estero e conclude li quello che è un vero e proprio master. L’anno successivo della magistrale è invece da trascorrere nuovamente in LUISS, dove concludere gli esami e la stesura della tesi secondo il formato italiano. Ebbene si, perché per conseguire il tanto prezioso “doppio-titolo” è richiesta ovviamente, una “doppia tesi” ovvero un paper di ricerca scritto in due formati, sotto la supervisione di un relatore Luiss e uno del Kings. Il grosso carico di lavoro richiesto è quindi evidente, ma vi assicuro che “doppia” è anche l’esperienza che ne ricaverete. Il processo di selezione La LUISS offre la possibilità a 5 studenti iscritti alla triennale in Scienze Politiche o in Politics, Philosophy and Economics di partecipare al programma. I criteri per partecipare alla selezione sono molti simili a quelli per un Erasmus, ovvero una buona media e un inglese fluente, ma per gli studenti all’ultimo anno della triennale è necessario laurearsi a Luglio (sessione estiva) con una media minima di 106/110 e di iscriversi contemporaneamente alla laurea Magistrale in International Relations – Global Studies della LUISS. L’Università e il corso Preparatevi a rispolverare i vostri libri di filosofia politica e le vostre opinioni sui concetti di etica, libertà, giustizia, verità, morale. Il corso che andrete a seguire al Kings si propone infatti di studiare argomenti di attualità in chiave filosofica, ed è tenuto in totale da quattro professori (curiosissimi a sapere tutto di voi, a partire da dove venite fino a chiedervi da cosa vi siete travestiti per Halloween), e tra questi il coordinatore ufficiale è il noto professore e studioso di filosofia Leif Wenar. È un corso estremamente piccolo (classi di 17-20 persone), diviso in due semestri da settembre a maggio. Le lezioni sono volte totalmente alla “in-class discussion” delle letture che i professori ti assegnano da leggere a settimana, ed è fondamentale quindi arrivare preparato a lezione per poter partecipare al dibattito. Gli esami sono tutti scritti, in perfetto format di “essay” inglesi. Il King’s College è invece, quella che diventerà la vostra casa per l’intero anno. Vi sono quattro campus in realtà, ma tutte le lezioni si svolgono nel campus sullo Strand, che personalmente trovo il più bello: situato in pieno centro e affiancato alla Somerset House, edificio in stile neoclassico sede di mostre e concerti, è un polo vivace e pieno di attività. L’Università, oltre ad essere un vero e proprio labirinto (io stessa mi sarò persa cercando le aule almeno un centinaio di volte durante le prime settimane), offre tantissimo: un centro linguistico, due bar, due teatri e una stazione tv e radio; vi sono poi associazioni di ogni genere, da quelle politiche e culturali organizzatrici di eventi interessanti, da altre quali la “Cocktail society” per gli amanti degli aperitivi, i “KCL Free Corps” o perfino una society per gli appassionati del lavoro a maglia. Last but not the least, una bellissima biblioteca dotata di ogni comfort (anche di docce) a 5 minuti dal campus. “There’s no place like London” Inutile spendere troppe parole su Londra: vivace, cosmopolita e affascinante al punto tale da attirare 57.600 italiani in totale solo tra il 2014 e il 2015 (dati Istituto di Statistica di Londra). Una fucina di eventi inarrestabile e un concentrato di tradizione e modernità la consacrano appunto a meta più ambita per studi e lavoro. In questa città in cui è praticamente impossibile annoiarsi, incontrerete ragazzi e ragazze dalle passioni più svariate e dalle diverse nazionalità con cui stringere rapporti speciali a livello professionale e non. Assaggerete la più vasta varietà di thè al mondo, e c’è perfino il rischio di imparare a parlare un perfetto british. Se muoversi è semplice (servizio di metro e bus di gran lunga molto più efficiente di quello di Roma), tanto semplice non è la ricerca di una casa: Londra, si sa, è tra le più costose città d’Europa, e gli affitti e il costo della vita possono essere spaventosi. Ma buoni siti e qualche consiglio da amici esperti della città e anche dallo stesso Kings College vi aiuteranno a districarvi nella “giungla” della City. Parola di una che Londra la amava ancora prima di metterci piede per la prima volta. In bocca al lupo!
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