E’ l’8 Gennaio del 1942 quando, ad Oxford, nasce uno dei più importanti matematici, fisici, cosmologi ed astrofisici di tutto il mondo: Stephen Hawking. Uomo famoso senza dubbio per le sue teorie, per la sua intelligenza e bravura tali da essere accostato a figure ingenti quali Albert Einstain ed Isaac Newton, la sua figura viene però presa anche come esempio di vita. Affetto, infatti, da una malattia degenerativa dei motoneuroni, che ne compromette la contrazione muscolare, ha continuato a lavorare, cercando di dare un enorme contributo alla scienza. Erano gli anni del college quando Hawking iniziò ad avere i primi problemi muscolari: le mani gli iniziarono a tremare e cominciò ad avere difficoltà a camminare. I dottori gli predissero due anni di vita. Stephen tuttavia riuscì a superare questo fulmine a ciel sereno grazie anche all’appoggio della sua ragazza, Jane Wilde, conosciuta ad una festa del college. Grazie a lei, come Howking ha dichiarato, trovò la ragione di vivere e di dare un senso alla vita, nonostante la malattia. Conseguì la laurea in fisica e nel 1965 la sposò: lei diverrà la sua moglie, la sua infermiera ma anche la madre dei loro tre figli. Proveranno, come Jane stessa ha dichiarato nel libro da lei scritto Travelling to Infinity: my life with Stephen (dal quale è stato tratto il film La teoria del tutto, 2014), a condurre una vita come tutte le famiglie, cercando di combattere l‘atrofia muscolare, i medici e tutte le difficoltà legate alla malattia. Dopo pochi anni Stephen è costretto a stare in carrozzina. Prove difficili da superare che però non arrestano la sua ricerca. Uno dei suoi principali oggetti di studio è il tempo, collegato all’origine dell’universo e alle teorie sui buchi neri, sul quale pubblicherà un libro, nel 1988, dal titolo Dal Big Bang ai buchi neri. Nel 1976 diviene titolare della cattedra di Matematica dell’Università di Cambridge, ruolo detenuto precedentemente anche da Isaac Newton. A metà degli anni ’80, a causa di una polmonite, è sottoposto ad una tracheotomia che gli toglie una delle ultime armi fisiche che aveva a disposizione: la voce. Sono anni sempre più difficili, dove la mente dello scienziato è ingabbiata in un corpo infermo. La sua voce adesso è trasmessa da una macchina elettronica che legge ciò che egli scrive. Mentre le sue condizioni di salute peggiorano costantemente, la fama dello scienziato cresce sempre di più, viene chiamato a tenere conferenze in tutto il mondo ed è insignito di alti riconoscimenti, tra i quali il titolo di Cavaliere dell’Ordine Britannico (che rifiuterà). Nel 1990 avviene però la separazione dalla moglie, ma nel 1995 sposa Eliane Mason, che era stata a lungo sua infermiera e dalla quale si separerà qualche anno dopo. Nonostante questo, ha continuato ad avere un rapporto di amicizia con Jane, alla quale riconosce il merito di aver contribuito a rendere la sua vita straordinaria, credendo per prima nelle idee del marito. L’esistenza di quest’uomo è infatti la testimonianza vivente che la mente può andare oltre il corpo, superare ogni confine e dimostrare come l’unica cosa che conta sia la volontà di portare avanti ciò che si ama e ciò in cui si crede.