La notte del 31 dicembre è una delle festività più attese dell’anno, ma troppo spesso ci ritroviamo all’ultimo momento senza mai sapere cosa fare. Facciamo finta di poter salire su una slitta incantata che ci trasporti in un attimo in qualsiasi parte del mondo vogliamo andare. Indossiamo un outfit super scintillante e partiamo alla scoperta delle tradizioni sansilvestrine del globo. Che l’avventura abbia inizio. Prima tappa: Italia. Il nostro Belpaese offre un’ampia gamma di tradizioni diverse da regione a regione, anzi, da paesino a paesino. Tuttavia, tra le antiche usanze rimaste che accomunano tutto lo stivale, c’è quella di lanciare oggetti vecchi dalla finestra a mezzanotte come rito di eliminazione del male, spesso però a danno dei passanti e delle automobili sottostanti. Inoltre botti e spari per salutare il nuovo anno, lenticchie per auspicare buona fortuna e ricchezza, ed il bacio a mezzanotte sotto il vischio per gli innamorati. Seconda tappa: Spagna. Nella magica nochevieja una delle tradizioni più seguite dagli Spagnoli vuole che si mangino 12 chicchi d’uva al ritmo dei 12 rintocchi d’orologio che anticipano la mezzanotte del 1 Gennaio, e coloro che riescono ad ingerirli tutti in tempo avranno un anno pieno di fortuna e prosperità. Il tempo stringe, si riparte! Terza tappa: Inghilterra. Sembra strano, ma sul menù della notte di San Silvestro non è previsto il the! La regina e i suoi sudditi infatti usano fare il classico veglione di capodanno durante il quale viene servito tacchino ripieno di castagne ed il tipico Christmas Pudding, un dolce al cucchiaio spesso arricchito di monete d’argento per auspicare ricchezza e fortuna. Un saluto veloce a Queen Elizabeth e si continua. Quarta meta: la bianca Russia! Nel paese del gelo il capodanno si festeggia ben due volte: la prima il 31 dicembre (calendario Gregoriano), e la seconda il 13 gennaio (calendario Giuliano). L’ultima notte dell’anno viene passata a fare l’albero, nell’attesa della mezzanotte scandita dai rintocchi della Torre Spasskaja del Cremlino, ballando e mangiando prugne secche farcite di nocciole ricoperte di panna acida, il tutto innaffiato abbondantemente di vodka e champagne russo. Un’altra importante tradizione è quella di aprire la porta dopo il dodicesimo rintocco per far entrare l’anno nuovo. Troppo freddo, ripartiamo per un paese più caldo! Quinta destinazione: Brasile. Il bianco è il colore del tipico revellion brasiliano, che simboleggia la pace e l’energia positiva, tutto ciò che viene auspicato per l’anno nuovo. Tutti coloro che possono si spostano sulla costa, per dare il benvenuto al nuovo anno con il rituale del salto delle sette onde, che secondo la tradizione è un omaggio alle divinità del mare. Ovviamente anche in questo paese vige l’usanza dei 12 chicchi d’uva importata dagli spagnoli. Tutti a bordo, ripartiamo! Sesta tappa: Giappone. Il popolo del sol levante usa accogliere il nuovo anno facendo le pulizie di casa come auspicio. I festeggiamenti della Toshigami, la divinità del capodanno, durano ben tre giorni durante i quali i giapponesi ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e danno il benvenuto agli spiriti benevoli, esponendo fuori dalla porta di casa decorazioni fatte di rami di pino e fili di paglia. Dopo i 108 rintocchi delle campane dei templi buddisti si va tutti a mangiare gli spaghetti di soba. Sayonara! Avanti col tour. Settima fermata: Australia! Nell’emisfero australe le persone hanno la fortuna di passare il capodanno al caldo in spiaggia, assistendo a spettacoli pirotecnici, ballando e facendo il primo bagno dell’anno. E’ ora di andare. Nel viaggio di ritorno verso il nostro Belpaese passiamo a fare un saluto alla Germania, dove tutti festeggiano mascherandosi come se fosse carnevale, ed in Austria, con un salto a passo di valzer ad uno dei tanti gran balli di Vienna. Il nostro viaggio si conclude in Toscana, nella mia città, Livorno, dove facciamo in tempo a vedere i cittadini più coraggiosi che la mattina del primo Gennaio si tuffano in mare sfidando il freddo per inaugurare il nuovo anno. Ps. Ovviamente io non sono una di quelle persone. Buon anno a tutti!
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