L’Erasmus è sicuramente è un’esperienza che consiglio a tutti! Mi ha regalato molto più di quanto avessi immaginato o sperato; è fonte di svariate possibilità di incontro, conoscenza di sé, degli altri e di ciò che ti circonda. Mi ha sradicato dalla solita vita e dalle abitudini, per trapiantarmi in uno scenario nuovo e da scoprire. La città di Strasburgo, l’università, gli altri studenti internazionali, i viaggi, le feste, gli eventi sportivi e culturali, tutto da vivere. Non sono mancate le difficoltà (i documenti infiniti, la contorta burocrazia francese, l’alloggio…) che hanno sicuramente richiesto molto spirito di adattamento e forza di volontà, ma ne è valsa assolutamente la pena. È un’esperienza che ti mette continuamente alla prova e che ti richiede di mettere in gioco tutto te stesso. Ed è proprio in questo modo che ti rende consapevole dei tuoi limiti e delle tue debolezze più nascoste. Non è facile vivere stabilmente in un Paese dove vieni considerato “straniero”, una persona che deve impiegare tutte le proprie forze per riuscire ad integrarsi e sentirsi a casa. Allo stesso tempo, però, l’Erasmus ti dà l’occasione di osservare le diversità e di toccare con mano la bellezza delle differenze che dividono, ma rendono ogni persona unica e speciale. Ho potuto condividere la mia quotidianità con ragazzi e ragazze provenienti da varie parti del mondo, che mi hanno fatto conoscere le loro culture e che inevitabilmente mi hanno influenzato e arricchito. L’Erasmus dona la possibilità di instaurare veri e profondi rapporti di amicizia, dato che tutte le vicissitudini e le soddisfazioni di ogni giorno vengono condivise e mi auguro davvero di poter mantenere queste amicizie nel tempo. Non ho consigli particolari da dare, se non quello di partire con la voglia di vivere a pieno questa esperienza, di buttarvi in tutto ciò che vi viene proposto, di viaggiare, visitare, conoscere e scoprire il bello e il nuovo che vi circonderà. Non fatevi abbattere o scoraggiare dalle possibili difficoltà iniziali e fatevi prendere dalla cultura locale, i cibi, i posti, le peculiarità, ma anche dalle culture di tutte le persone che incontrerete. Sono profondamente grata di aver potuto scoprire quanto noi tutti siamo in fondo simili e vicini, più di quanto si possa immaginare. di Veronica Capasso
Attualità and International6 maggio 2017 Il populismo è pericoloso…? Quando forse contro il “pericolo” è meglio sbatterci il muso