Recentemente ho condiviso con voi Esplorando a passo lento dove evidenzio il mio modo di vivere il luogo. Ovvero quello di immergersi in maniera diretta nei modi di fare delle persone del posto. Essere local.
Oggi ho il piacere di raccontarvi la mia New York in dieci punti. Non è stato facile sceglierli.
Esplorata in lungo ed in largo, in basso ed in alto. Passo dopo passo, distretto dopo distretto.

1 – Central Park.

Esplorando New York - 10 Must
Può sembrare banale. Quasi contraddittorio. Apri qualsiasi guida sulla New York City ed è presente, con e in tutte le stagioni: bianca neve, colorati fiori, prati verdeggianti, foglie giallo-arancio-marroni. Central Park è un Must.
Il giorno migliore per vivere la vera atmosfera del parco è la domenica quando gli americani la invadono per correre, per giocare o semplicemente per passeggiare.
Perdersi nel suo interno ti permette di evadere dai ritmi frenetici della metropoli e quasi quasi non sapere più che si è a New York, se non per il fatto che si è a Central Park. Un vero paradiso lowcost per rigenerarsi.

2 – Cranberry’s.

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Il caffè è una routine dei newyorkesi. Cassieri. Commercianti. Operai. Studenti. Chiunque alla mattina ha un caffè in mano per iniziare la giornata. Ma solo uno ha una storia ed un gusto unico. Provo ad essere breve e conciso. James, per gli amici Jim, è il proprietario di un locale nella zona di Brooklyn Heights. Anzi due locali. Una pasticceria e un bar. Ma lo scoprii solo dopo. Ero seduto a quest’ultimo con un amico quando iniziammo a parlare con Jim e andammo avanti tutta sera. Lui ci raccontò la sua storia e il cambiamento, che lui stesso ha vissuto in prima persona, della Grande Mela. Una chiacchierata come tante altre. Con grande onore e sorpresa ci invitò a vedere le centinaia di foto che invadevano le mura di casa sua. Incorniciate da un frame in pino chiaro 10×5 cm. Appese al muro. Incastrate come se fossero dei mattoncini di Tetris. Lì c’era della storia, la potevi toccare. Proseguimmo verso il rooftop dove la vista mozzafiato su Downtown prevaleva su tutto il resto. Il sole era ormai sceso dietro lo skyline di Downtown. Era tempo di andare. Un’ultima sorpresa: un chilo di caffè macinato e sei paste.
Cranberry’s. La miglior pasticceria di New York City.

3 – Jimmy Buffett Tailgate Party.

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Lo si inizia ad organizzare mesi prima, sale il  fervore e la voglia di far festa.
Atterrai a JFK e la seconda cosa che mi disse il mio amico, la prima era “Hey Buddy, Welcome to New York“, fu “21st of August Jimmy Buffett Tailgate Party”. Il Tailgate Party per eccellenza.
Cos’è un Tailgate Party? Niente di così complicato da spiegare. Gli ingredienti sono: una macchina un barbecue (BBQ) un parcheggio uno stereo tante birre tanti amici.
In poche parole, parcheggi la macchina in un parcheggio grande come tre campi da calcio, tiri fuori il BBQ, bevi una birra, metti la carne a cucinare, bevi un’altra birra, fai quattro chiacchiere, bevi un’altra birra ancora, passeggi nel parcheggio a vedere quanto “pazzi” sono gli americani, mangi l’hamburger, ne mangi un altro, ascolti il concerto. Questa è il Tailgate Party.

4 – Village Vanguard.

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72 anni. 123 posti. 1 palco.
Da quando ha aperto non ha mai cambiato sede, a differenza delle più note Blu Note e Birdland.
Suona da dio il Village. Ti siedi, ordini un Whisky d’annata, chiudi gli occhi e ti lasci avvolgere dal  migliore Jazz. A fine serata ti ritrovi in camerino-cucina coi The Heat Brothers ed il proprietario a fare quattro chiacchiere. Se vi piace la sana e vera musica questo è il posto dove andare. Village Vanguard.

5 – Bryant Park.

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Tra la quarantaduesima e la sesta. Circondato dai grattacieli della Midtown, trova spazio Bryant Park. ogni Lunedì sera, nei mesi estivi di Luglio e Agosto, viene popolato in ogni sui centimetro da gruppi di persone. Plaid che coprono il manto erboso. Contenitori di plastica dal contenuto succulento che appaio insieme alle più svariate bevande.

Sono le 8pm. Il buoi ha ormai preso il sopravvento e le voci che fino a quel momento invadevano il prato si affievoliscono. Il maxi schermo prende vita e gli occhi non si staccheranno più finche non comparirà la scritta “The End”.
Semplicemente i Lunedì sera a Bryant Park.

6 – Bagel.

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Colazione. Brunch. Pranzo. Snack. Cena. After.
E’ un piatto povero, un semplice anello di pane, ma dal ricco contenuto.

7 – Clovis Point.

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Fuori dalla griglia di Avenues e Streets. Dentro i colori ed i profumi della natura nella North Fork, Long Island. La casa vinicola Clovis Point dista qualche ora dalla City, ma ne vale la pena di guidare qualche centinaio di chilometri per assaggiare queste uve americane.
Tra un assaggio ed un altro potete intrattenere un’interessante chiacchierata col proprietario.

8 – Ship Cemetery.

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Uno spettacolo di ruggine nella costa del New Jersey. Un cimitero di navi insabbiate, incagliate, parcheggiate, senza più un capitano. New York non è solo novità all’ultimo grido, se scavi in fondo puoi, sorprendentemente, trovare dei luoghi affascinatamente abbandonati, come la stazione abbandonata al capolinea downtown della linea 6.

9 – David Letterman Show.

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Gli americani sono i migliori a fare spettacolo. Quindi chi meglio di David Letterman sa fare del comedy show un business. Non è semplice prendere parte ad una sua registrazione, ci vollero due giorni per sedersi sulle vecchie poltrone rosse in feltro. Ma se riuscite ad entrare, dovete superare sia la Lottery List e la Stand-by List, la risata è assicurata.
Consiglio personale, andate li presto in mattinata ad iscrivervi alla Lottery, quando aprono c’è già coda.

10 – The Halal Guy.

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Persone. Tante persone. Ordinate in fila indiana. Una dietro l’altra. Formano una coda. Curioso. Mi avvicino. In punta di piedi. Muovo la testa a destra e a sinistra. Cerco di capire per quale strano motivo queste persone sono ferme in coda. The Halal Guy. Tra la cinquantatreesima e la sesta.

Mi metti in coda. Guardo l’orologio per vedere che ore sono, 30 minuti se va tutto bene. Conosco le code. O almeno credevo. 5 minuti e mi ritrovo davanti ad un tizio col cappellino giallo e con un mazzo di dollari in mano. Ad indovinare, direi 500 dollari come minimo. Hai 10 secondi per ordinare. Pago. Mi dice dove trovare le salse.  Yogurt e Piccante. Mi siedo. Inizio a mangiare.
The Halal Guy. Il miglior street food di new york.

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