L’attesa è finita, da domani 2 agosto inizia il nuoto in corsia. Per 7 giorni gli atleti gareggeranno a ritmi serrati per conquistare crono e piazzamenti di prestigio in vista dell’Olimpiade dell’estate prossima. Il mondiale in Russia rappresenta una vetrina di primissimo piano che mostrerà la preparazione svolta fin qui da ogni nazione. È il momento di finalizzare il lavoro fatto e di capire che cosa manca per arrivare al meglio all’appuntamento più importante del quadriennio: i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016. L’obiettivo primario dell’Italia alla vigilia della manifestazione iridata, era quello di migliorare il bottino piuttosto leggero del mondiale post-olimpico di Barcellona 2013: complessivamente 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo. Il risultato dello scorso mondiale è stato frutto anche dell’Olimpiade londinese in cui nelle discipline acquatiche gli azzurri sono andati a podio in sole 2 occasioni. Biennio 2012-2013 che non ci ha sorriso ma a distanza di 2 anni a che punto siamo? A campionato non ancora concluso, i portacolori azzurri sono riusciti a fare meglio dell’edizione passata, avendo già conquistato 2 ori, 4 bronzi e il temporaneo quarto posto nel medagliere generale, dietro a Cina, Russia e Stati Uniti. Dunque attendendo gli ulteriori risultati dal nuoto in vasca, un primo importantissimo traguardo è già stato raggiunto. Bilancio intermedio Mentre il nuoto e la disciplina dei tuffi dalle grandi altezze devono ancora iniziare e di pallanuoto non è ancora tempo di parlare (il torneo è ancora alle prime fasi), sono invece volti al termine il sincronizzato, il nuoto di fondo e tra poche ore anche i tuffi. Per quanto riguarda il nuoto sincronizzato italiano, il movimento è in continua crescita, nonostante sia difficile scardinare le gerarchie di nazioni che sono al vertice da decenni. È proprio dalla debuttante disciplina del duo misto che provengono 2 bronzi: Giorgio Minisini fa coppia prima con Manila Flamini e poi con Mariangela Perrupato. I tuffi regalano uno storico oro di Tania Cagnotto dal trampolino 1 metro ma per il resto sono più ombre che luci, a parte appunto qualche rara eccezione. Infine il nuoto di fondo ci regala ciò che 2 quarti posti avevano tentato di toglierci. Grande merito a questa squadra che si è dimostrata super competitiva, tanto da arrivare seconda nel medagliere di specialità. Matteo Furlan vince prima un bronzo nella 5 km e poi arriva al terzo posto anche nella 25 km dove sigla una storica doppietta insieme all’oro di Simone Ruffini, che per festeggiare chiede in sposa la sua fidanzata dal gradino più alto del podio. Tutto pronto quindi per far infiammare le acque della gelida Russia perché i record da infrangere non finiscono mai!