Quest’anno in Brasile si augurano tutti che il vento soffi forte tra il 5 e il 23 Agosto. In quel periodo, infatti, andranno in scena le regate delle olimpiadi di Rio de Janeiro. Le sfide tra imbarcazioni e tra windsurfers si terranno nella cornice della baia di Guanamara di Marina da Glória. Le categorie ammesse in gara sono: Laser, imbarcazione in singolo di lunghezza massima attorno ai 4 metri e con una sola vela, Laser radial, identiche caratterische d’imbarcazione ad eccezione della lunghezza maggiore della vela, Finn, imbarcazione in singolo che si contraddistingue per il suo peso di ben 130 kili, 470, imbarcazione in doppio dalla tripla vela. La 49er, imbarcazione con caratteristiche analoghe al 470 riservata solo agli uomini, 49er FX, la versione femminile del 49er con vele di dimensioni minori, RS:X, il popolarissimo windsurf, ed infine Nacra 17, il catamarano in doppio dalla lunghezza massima che si aggira attorno ai 5 metri e che farà il suo debutto tra le classes proprio in queste olimpiadi. L’entusiasmo attorno al mondo della vela in Brasile è a dir poco sensazionale. Alle olimpiadi i brasiliani vantano una tradizione vincente di lungo corso, basti pensare al record assoluto delle 5 medaglie olimpiche vinte da Torben Grael, seguito in scia dallo stesso Robert Scheidt con 2 ori e 2 argenti. A portare in alto la bandiera della vela femminile carioca sono invece Fernanda Oliveira e Isabel Swan. Le due atlete nelle olimpiadi di Beijing 2008 sono entrate nella storia vincendo le prime medaglie a tinte rosa per il Brasile. Per quanto concerne i nostri azzurri, Giulia Conti e Francesca Clapcich sono molto quotate per salire sul podio nel 49er FX. Flavia Tartaglini, nel circuito del windsurf, e la coppia Vittorio Bissaro – Silvia Sicouri nel Nacra17 hanno vissuto una stagione in chiaroscuro. Ciò nonostante, con la tenacia che li contraddistingue, lotteranno per infoltire il medagliere italiano. Si sta registrando, invece, la crescita di Francesco Marrai nel Laser. Anche lui potenzialmente potrebbe farsi strada per un piazzamento sul podio. Per dovere di cronaca va sottolineato come l’organizzazione pentacerchiata carioca della vela non sia stata tutta rose e fiori. Nel dossier di candidatura del 2009 il patto era quello di ripulire l’80% delle fognature all’interno della baia di Guanamara. Attualmente, secondo il Cedae, l’impresa statale a cui è stato affidato l’incarico, si è raggiunto solo il 51%. Si prevede di arrivare al 60% nei prossimi due mesi. Nelle operazioni di bonifica della baia sono stati utilizzati 2 miliardi di reais, 460,5 milioni di euro, in 20 anni. E per completare la rete di fognature dei 15 comuni che costeggiano la baia ne saranno necessari almeno altri 12, 2 miliardi e 763 milioni di euro, facendo riferimento a quanto riportato dalla segreteria per l’ambiente dello stato di Rio de Janeiro. Stiamo parlando di cifre altissime. Nonostante le accese polemiche per l’inquinamento e le proteste di alcuni velisti, le competizioni si terranno comunque nelle aree individuate all’inizio dell’avventura olimpica: tre all’interno della baia, Ponte, Escola Naval e Pão de Açúcar, e due all’esterno, Copacabana e Niterói. Il macabro episodio del braccio mozzato rinvenuto nelle acque in prossimità del campo di regata Ponte nello scorso Febbraio ha poi macchiato l’immagine della location a distanza di pochi mesi dall’inizio delle competizioni. A detta di molti abitanti della zona non si è trattato di un episodio isolato in quanto negli ultimi anni sono stati ricorrenti gli avvistamenti di cadaveri o parti del corpo mozzate nelle acque della baia, il tutto riconducibile alle faide che si alimentano nelle favelas circostanti. Non ci resta che attendere il richiamo del vento…